Visita al museo Imago di Pescara

Visita al museo Imago di Pescara

Al museo, tra impressionisti scandinavi in Abruzzo e pop art

Qualche settimana fa ho visitato il nuovo museo di Pescara: Imago, museo di arte contemporanea (potete trovare più informazioni sul mio profilo instagram).

Il museo ospitava un’esibizione temporanea sulla pop art tra Stati Uniti e Italia, ma la parte più interessante è, secondo me, la mostra permanente: sono infatti esposti i quadri degli impressionisti scandinavi che hanno visitato e soggiornato in Abruzzo, la mia regione.

Questi artisti sono arrivati in Abruzzo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 e hanno deciso di fondare una scuola a Civita D’Antino.

Contadino abruzzese

Nella regione, i pittori ritrovavano una civiltà autentica, ancora legata ai ritmi e ai costumi tradizionali, non ancora danneggiata dallo stile cittadino.

L’Abruzzo, infatti, seppur vicino a Roma e Napoli, due delle più grandi città europee del tempo, era isolato a causa della catena montuosa degli Appennini. Questo aveva fatto sì che le popolazioni conservassero uno stile di vita contadino quasi intatto.

I pittori scandinavi trovavano affascinanti le donne in abiti tradizionali, con le conche d’acqua o i cesti di legno portati sulla testa; le loro abitudini e la loro ritrosia. Pensavano che quella fosse una porta per un’arte più originale e naturale.

Donne prendono l’acqua alla fonte
Donne con conca d’acqua in testa, a Scanno

In effetti, un altro fattore irresistibile per gli scandinavi era l’opportunità di staccarsi dalla scuola artistica di Copenaghen, molto rigida, e avvicinarsi alla tecnica impressionista francese: giocare con le luci, dipingere all’aria aperta, rendere protagonisti delle opere personaggi e sfondi umili.

Molti degli impressionisti nordici hanno parlato del fascino della luce in Abruzzo: un sole forte che colpisce le montagne, e sotto banchi di nuvole o nebbia. Qualcosa a cui noi abruzzesi siamo abituati 🙂 !

Per noi questi dipinti sono molto importanti non solo a livello artistico: sono la sola testimonianza che ci resta di quell’epoca, che altrimenti sarebbe caduta nell’oblio completo.

Ragazza alla finestra
Donna con maiale e asino

Oltre a questo, il museo ospitava un’esibizione temporanea su Andy Wharol e Mario Schifano, l’artista che ha raccolto l’insegnamento del maestro della Pop art e lo ha portato in Italia.

Tra le stampe di Andy Wharol, ho potuto vedere quella di Elizabeth Taylor, di Marilyn Monroe e di Elvis Presley.

Marilyn Monroe di Andy Warhol
Stampa di Elizabeth Taylor firmata da Andy Warhol

Per quanto riguarda Mario Schifano, erano invece esposti i suoi studi su nna divinità italica preromana, la Madre Matuta: veniva celebrata come dea della fertilità dei campi e delle donne nell’Italia centromeridionale del IV secolo a.C.

Un esemplare di statua di Madre Matuta

Studiando le statue che la riproducevano, Schifano ha creato una sorta di pala d’altrare (come quelle che si vedono in chiesa), dove il ciclo del sole è legato al ciclo della vita, con la dea e lo sviluppo del bambino, legandola alla fine anche alla natività cristiana.

Una Madre Matuta di Mario Schifano

Spero che un giorno possiate venire a Pescara ad ammirare anche voi queste opere d’arte del museo Imago e, perché no, a fare una passeggiata nella mia città!

Preferisci la letteratura all’arte? Allora ti può interessare l’articolo sul sonetto di Dante.

3 commenti

Christopher Scritto il6:53 pm - Novembre 7, 2021

Molto interessante! Grazie per aver condiviso con noi.

Gemma Scritto il10:36 am - Novembre 9, 2021

Grazie per questo pezzetto di arte Maria Chiara!

Svetlana Grigoreva Scritto il3:26 pm - Novembre 23, 2021

È meraviglioso, Mi piaccino la luce, l’atmosfero del passato, le donne vestite in abiti tradizionali. Grazie!

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