Subito dopo le feste di Natale, sono andata alle poste per versare i soldi sul conto (cioè mettere i soldi sulla carta). Le Poste Italiane sono un posto magico che trasforma tutti i cittadini nella versione più arrabbiata di sé, perciò è interessante ascoltare i loro/i nostri discorsi mentre siamo in fila!
Da quando esiste il Covid, la situazione è peggiorata, perché bisogna fare la fila fuori dall’ufficio, per strada, e il giorno delle pensioni (il 27 o il 28 del mese) questa fila diventa lunghissima e affollata. Le persone si spazientiscono, si infastidiscono, se è inverno iniziano a congelare e a maledire il freddo, le mascherine, le altre persone in fila prima di loro, l’istituto delle Poste, il governo, i poteri occulti ecc.
In questo clima, la lite è dietro l’angolo. Succede che le Poste sono fornite di uno sportello automatico (loro lo chiamano postamat), e a volte questo sportello è in una specie di atrio o ingresso prima degli uffici veri e propri. Così, se tu entri senza prima specificare che stai andando allo sportello automatico, le persone iniziano a ingiuriarti (“#!#@g!”), qualcuno entra con te e ti dice “non si fa”, qualcun altro dice ad alta voce frasi generali sulla giustizia e la maleducazione, perché spera di farti sentire in colpa.
A tutto questo, si aggiunge la possibilità di prenotare il tuo appuntamento online tramite la app BancoPoste, per poter saltare la fila. Anche in quel caso, se entri negli uffici senza mostrare la tua prenotazione a tutta la fila, rischi di essere linciato.
Avrei voluto registrare qualcosa del genere, perché è divertente ascoltare una lite su chi deve pagare le bollette per primo, ma quel giorno sono stata fortunata: tutti erano calmi e più buoni, dopo il Natale. Anche questo dialogo, però, mi sembra molto interessante: cosa pensano gli italiani del vaccino contro il coronavirus? Salverà le future generazioni dalle file al freddo? E in che modo: permettendoci di nuovo di assembrarci dentro gli uffici, o sterminandoci e così diminuendo il numero delle persone in fila?
Personaggi
L’ANZIANO SIMPATICO: un uomo di una certa età in vena di fare spirito. Era in fila alle poste per ingannare il tempo, ed era anche stranamente gentile.
L’ANZIANO COMPLOTTISTA: un altro uomo anziano che non crede nell’efficacia dei vaccini, perché pensa che sia un modo dei “potenti” (?) per liberarsi dei poveracci
IL SIGNORE NORMALE: un uomo un po’ più giovane che è stato coinvolto nella conversazione suo malgrado.
LA SIGNORA SALUTE: L’ho chiamata così perché aveva una strana idea di come prendersi cura di se stessa e della sua salute contro la pandemia.
IO: in fila e in silenzio.
F e G: comparse
Dialogo
Ci sono due battute mancanti all’inizio. Potete provare a immaginare cosa abbiano detto
ANZIANO SIMPATICO: Bancomat, no? Il banco no, il matto sì (1)
ANZIANO COMPLOTTISTA: Ecco, qua siamo tutti matti
SIGNORE NORMALE: ______________________________
IO: Mmm io, sono dopo il signore io
SIG. NORMALE: _____________________________
SIGNORA SALUTE: Sì, siamo parecchi per il bancomat: io, la signora
SIG. NORMALE: Ahhh allora va bene, pensavo che fosse qui tutto sportelli(2)
S.SALUTE: No no, non è giornata giusta eheh
SIG. NORMALE: Ahahahahh
A. COMPL.: Bene bene
SIG. NORMALE: Oggi c’è la folla
A. COMPL.: No no, non c’è folla…
SIMPATICO: So’ le nove!
A. COMPL: Devi vede’ prima delle feste…
S. SALUTE: Io so passata adesso alle poste centrali e c’è una fila che non si sa (3)
SIMPATICO: Vabbò ma quelli prima dovevano pagare l’IMU (4), ecco perché… ehhh, ci sta la gente pe’ pagà, no pe’ prendè! (5)
S. SALUTE: Ma infatti per quello stiamo qua, per pagà ahahah almeno io!
…
SIMPATICO: Eh ma mo finisce la storia, è uscito il vaccino
A. COMPL.: …speriamo
SIG. NORMALE: Tanto prima di settembre..
A. COMPL.: …chi se lo fa!
SIG. NORMALE: Com’è “chi se lo fa?”
SIMPATICO: Ha detto “chi si fa il vaccino, 50mila euro ti danno” (6)
A. COMPL.: Chi non se lo fa?
SIMPATICO: Nooo chi se lo fa 50mila, chi non se lo fa sono 100
S. SALUTE: A me, mi possono da’ anche un miliardo, non me lo faccio (7)
SIMPATICO: Io non me lo faccio e mi danno 100mila
S. SALUTE: Dopo quello che ho sentito, dopo quello che ho letto…neanche se mi pagano
A. COMPL.: Ma tu ti metti il vaccino…non è per rilassare, è per togliere!
S. SALUTE: Eh, per sterminarti!
…
…
A.COMPL.: Hai detto bene
SIMPATICO: Ma escono sempre! Mo ogni anno lo dicono, mo adesso non arrivano manco a settecento (8)
A. COMPL.: So’ quelli che hanno ammazzato loro!
SIMPATICO: Devono scappare al pronto soccorso (9)
S. NORMALE: Poi che fanno? Quella è una guerra. È politica e biologica
A. COMPL.: Però, quello che sta al governo, in qualsiasi parte del mondo, lo sanno (10)
F: Chi è l’ultimo?
G: Ci sono io
IO: Ehhh sì, c’era un signore…eh il signore è l’ultimo!
F: Il signore?
IO: Sì
F: __________
IO: Niente!
Note
(1) La prima battuta è un gioco di parole: il signore ha diviso la parola “bancomat” in due: banco, cioè banca (e lui lo ha inteso col senso di ricchezza), e mat, cioè “matto”, che significa pazzo. Cioè, qui non ci sono soldi, ma ci sono molti pazzi. Quel signore amava fare battute, per questo l’ho chiamato “simpaticone”.
P.s. le battute sono due cose: le frasi o i discorsi che le persone dicono in un dialogo, oppure degli scherzi
(2) Ci sono due file: una per il bancomat, una per gli sportelli. Alle persone sembra che sia una buona idea, perché di solito si ammassano tutti in una sola fila.
(3) ‹‹una fila che non si sa››: significa: una fila lunghissima; una fila che non si sa quando finisce. “Non si sa” si usa in questo senso, quando il paragone è impossibile, ma fa parte del linguaggio colloquiale. Esempi: 1) Ho mangiato come non si sa! (ho mangiato tantissimo) 2) Abbiamo speso tanti soldi che non si sa! 3) (variante di 2): abbiamo speso non si sa quanti soldi!
(4) IMU: L’IMU è una tassa patrimoniale, cioè una tassa che paghiamo sulle proprietà.
(5) Come abbiamo visto nei dialoghi al supermercato (li trovate qua e qua), tante volte i verbi all’infinito sono troncati: esempio “ci sta la gente per pagà” “per prende”, “mi possono da’”: nel centro-sud d’Italia si parla così. Questo dialogo è molto rilassato, benché sia fatto tra sconosciuti.
(6) ‹‹Ha detto “chi si fa il vaccino…”››. Qui, come in altri casi più avanti, il soggetto non è specificato. Vuol dire “qualcuno ha detto”, ma in italiano si direbbe: hanno detto “chi si fa il vaccino…”.
(7) ‹‹A me, mi possono dare un miliardo, non me lo faccio››. È una costruzione sbagliata, ma quando parliamo la usiamo spesso. Quello che voleva dire era: Io non me lo faccio nemmeno se mi danno un miliardo. Quando parliamo, spesso correggiamo la frase o cambiamo rotta! La stessa cosa era successa prima ‹‹chi se lo fa, 50mila euro ti danno››: a chi se lo fa, danno 50mila euro.
(8) Anche qui, come al punto (6), il signore parla di “loro”, senza specificare chi. Credo che si riferisca alle persone che stanno al governo, che controllano le informazioni: 700 dovrebbero essere i morti di influenza? Non è molto chiaro! Le persone continuano a parlare di “loro” fino alla fine del dialogo.
(9) Chi deve scappare al Pronto Soccorso? Non lo sapremo mai. A volte voi credete di non capire perché non conoscete la lingua, e vi sentite inadeguati. Invece il problema è che quello che ascoltate non ha senso! Perciò tranquilli 😊
(10) Ecco: finalmente ci hanno detto chi sono “loro”: quelli che stanno al governo! Il Signore Complottista ha usato un soggetto singolare e un verbo plurale: vedete che non succede solo agli studenti?
Lascia un commento